Termografia

Applicazioni della termografia a infrarossi

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1- Termocamere
2- Termografia e fotovoltaico
3- Termografia ed applicazioni
4- Termografia a infrarossi
5- Certificazione energetica Dlgs. 192


Termocamere

La termocamera (anche detta videocamera termografica) è una particolare videocamera, sensibile alla radiazione infrarossa, capace di ottenere immagini o riprese termografiche.
A partire dalla radiazione rilevata si ottengono dunque delle mappe di temperatura delle superfici esposte spesso utilizzate a fini scientifici o anche militari. Le termocamere si dividono in radiometriche e non radiometriche. Le prime consentono di misurare il valore di temperatura assoluto di ogni punto dell'immagine. L'immagine, infatti, è costruita su una matrice di un certo numero di pixel per un certo numero di righe. L'elettronica dello strumento rileva rapidamente il valore di energia immagazzinata da ogni singolo pixel e genera un'immagine, in bianco e nero o in falsi colori, dell'oggetto osservato.Le caratteristiche tecniche che distinguono tra loro le termo camere sono:
1) Il Campo Spettrale:
- VIR: Infrarosso vicino al visibile, non termometrico utilizzato per fotografia IR e riflettografia
- SW: Infrarosso onda corta, adatto a misure di temperature elevate
- MW: Infrarosso medio, utilizzato tipicamente come confronto per altre frequenze per l'identificazione di oggetti o di gas
- LW: Infrarosso lontano, la banda più comunemente utilizzata adatta alle misure vicine alle temperature ambientali utilizzata in tutte le applicazioni terrestri
- XLW: Infrarosso verso le microonde: adatta per l'osservazione di temperature inferiori a 250 K, utilizzata per osservazioni astronomiche

2) Il Tipo di Sensore:
Il tipo di sensore influenza direttamente tutte le caratteristiche della termocamera.
Per applicazioni comuni è attualmente utilizzato un sensore di tipo microbolometrico a matrice piana, ma esistono anche sensori di maggiori prestazioni a matrice singola (scansione meccanica) o a matrice di punti. I sensori possono essere sia non raffreddati che raffreddati (in genere con celle peltier o pompa stirling). I sensori raffreddati sono utilizzati per applicazioni di ricerca e sviluppo e hanno sensibilità termica superiore rispetto ai microbolometri non raffreddati. Il materiale costituente il sensore influenza la sensibilità termica della termocamera, i sensori più comuni sono o in silicio amorfo o in ossido di vanadio, quest'ultimo ha una migliore qualità rispetto al silicio amorfo (che ha anche un tempo di vita medio più basso).

3) La Risoluzione Geometrica:
La risoluzione geometrica della termocamera influenza la qualità dell'informazione acquisita esistono termocamere per le seguenti risoluzioni:
- 4 x 4 Pixel : adatte a sostituire un pirometro ottico
- da 120x140 a 160x160 pixel: termocamere adatte a misure indicative nella manutenzione predittiva
- da 240x240 a 324x324 pixel: termocamere per manutenzione e la maggior parte delle applicazioni
- da 500x500 e superiori: termocamere ad alta risoluzione

4) La Minima Sensibilità:
Capacità di distinguere una minima differenza di temperatura tra 2 punti adiacenti, direttamente influenzata dalla catena di misura sensore, elettronica di controllo.

5) La Frequenza di Acquisizione:
In funzione dell'applicazione sono disponibili termocamere con caratteristiche differenti:
- inferiore a 33Hz: termocamere in grado di analizzare fenomeni statici non adatte a misurazioni in ambito di manutenzione meccanica o con organi rotanti in movimento
- da 33Hz a 60 Hz: termocamere per analisi di eventi brevi e rapidi
- da 60Hz a 2KHz: termocamere per analisi particolari come lockin, analisi strutture

La frequenza di acquisizione è un parametro fondamentale nell'utilizzo della termocamera, se si cerca di misurare la temperatura di un oggetto in movimento (o ugualmente l'operatore muove lo strumento durante la misurazione) e lo strumento non ha una frequenza di acquisizione sufficiente, si ha un fenomeno di "smearing" sull'immagine che impedisce di avere una misura di temperatura accurata. A parità di costo sono sicuramente più convenienti le termocamere con frequenza di acquisizione uguale o superiore ai 60 Hz, perché ricoprono la maggior parte delle applicazioni.

6) La Misura della Temperatura:
Con le termocamere è possibile misurare la temperatura in ogni singolo punto dell'immagine ma bisogna inserire nello strumento (o nei software di elaborazione in post processing) due parametri, emissività e temperatura ambiente (o riflessa) che permettono di ottenere la temperatura corretta.
Alcune termocamere incorporano molte funzionalità per facilitare l'uso dello strumento in ambienti industriali e civili: possibilità di memorizzare commenti di testo, commenti vocali, fotografie nello spettro del visibile.



Applicazioni

Manutenzione Predittiva Elettrica e Meccanica.
L'indagine termografica è ormai uno dei sistemi di ispezione non distruttiva più apprezzato ed ambito nel mondo industriale. La quantità di dati, la semplicità di ispezione e l'immediatezza dell'informazione fanno della termografia uno strumento divenuto indispensabile nell'ambito manutentivo. Gli impianti monitorati devono essere funzionanti, il che permette di evitare inutili fermate.

Ispezione di impianti fotovoltaici
il monitoraggio dei moduli con la termocamera permette ad esempio di individuare eventuali punti caldi (hot spot) dovuti alla presenza anomalie sui collegamenti tra stringhe ed inverter.

Produzione in linea
In molti processi produttivi il controllo della distribuzione di calore e di conseguenza la misura della temperatura diviene di fondamentale importanza. I consueti metodi di rilievo della temperatura a contatto prevedono la fermata della produzione, con conseguenti perdite di tempo e denaro; la termografia consente invece controlli in linea non invasivi.

Ricerca e Sviluppo
Nei laboratori di R&D è indispensabile un controllo non invasivo, specialmente nei casi in cui le termocoppie non siano applicabili.

Edile/Restauro
Nel settore denominato BUILDING (edile, restauro, belle arti, diagnostico) la termografia trova molteplici applicazioni come distacchi di intonaco, risalite di umidità, mappatura tessitura muraria, rilievo tamponature, dispersioni energetiche da edifici.

Principali Vantaggi
Il controllo non è invasivo (non si richiede cioè la rottura della parete), non sono necesari scomodi e costosi ponteggi per monitorare le facciate di edifici (localizzando le parti danneggiate)






Applicazione della termografia al fotovoltaico

Applicazione ed Analisi di Impianti Fotovoltaici


Le tecnologie di supporto per la razionalizzazione nell’utilizzo energetico

Termografia: uno strumento efficace per il risparmio energeticoIl suo impiego come indagine non-distruttiva per il rilevamento dello stato fisico di strutture è estremamente utile nel campo delle energie rinnovabili, come ad esempio nella rilevazione della dispersione energetica sotto forma di calore.
La termografia è l’acquisizione di un’immagine ricavata dalla radiazione Infrarossa (IR) emessa da un corpo “caldo”. Analogamente alla fotografia che si ottiene dalla luce visibile riflessa da un oggetto, la termografia si ottiene grazie alla “luce” IR che un corpo emette sulla base del suo stato termico e cioè della temperatura distribuita punto per punto sul corpo stesso. Poiché tale radiazione non è visibile, si conviene associare ad ogni temperatura rilevata su un determinato oggetto un colore scelto da una scala di colori corrispondente alle varie temperature. La termografia offre quindi informazioni non rilevabili con una comune macchina fotografica, perché riprende lo stato termico di un oggetto (e la temperatura punto per punto), a differenza di una ripresa fotografica. E’ facile capire come la tecnologia IR abbia avuto un grosso credito fin dai primi anni di apparizione nei settori più svariati. Essa è apparsa però di non facile approccio perché richiedeva particolari competenze ed una solida esperienza relativa alla specifica applicazione, al fine di una corretta interpretazione delle immagini termografiche legate anche ai tipi di materiali con cui l’oggetto in esame era realizzato.
Oggi la tecnologia IR, grazie a termocamere di ultima generazione, ha raggiunto livelli qualitativi impensabili fino a qualche anno fa, offrendo la possibilità di risoluzioni elevatissime con approssimazioni sempre più spinte (<0.1 °C), velocità di acquisizioni di immagini che superano i 10 kHz e ampi range spettrali. Date queste specifiche tecniche i campi applicativi si sono allargati notevolmente al punto che oggi è possibile introdurre la termografia in svariati settori per analizzare stati fisici di oggetti, monitorare mutamenti termici indotti da fattori fisici e/o chimici e studiare l’evoluzione di certi fenomeni al fine di prevedere eventi o preservare determinati oggetti. I campi di applicazione vanno da quello industriale a quello medicale, dai beni culturali alle civili abitazioni, dall’agricoltura alla tutela dell’ambiente, dal settore energetico alla sorveglianza ambientale.
Il rilievo dello stato termico di un semplice oggetto o di un sistema complesso, di una struttura o di un’area più o meno estesa consente, attraverso un’analisi puntuale dei gradienti di temperatura rilevati, di valutare il suo stato (fisico, chimico, biologico, etc) e confrontarlo con quello naturale al fine di individuare alterazioni indotte da cause esterne. Tale analisi non distruttiva dà la possibilità di esaminare oggetti, di monitorare impianti, di studiare processi, di verificare modifiche, cambiamenti o alterazioni determinate da fattori di varia natura. Mostriamo di seguito il risultato dell’applicazione della termografia ad impianti fotovoltaici: è chiaro il vantaggio economico nell’individuazione tempestiva dei difetti in parti più o meno estese dei moduli installati.



Punti caldi in un modulo fotovoltaico (celle surriscaldate o hot spot)

Difetto nelle celle del modulo



Ombreggiamento parziale del modulo o di celle



  • Parti calde in un modulo fotovoltaico (superficie surriscaldata o hot area)
Difetto in una o più serie di celle che compongono il modulo




Termografia

Tutti i corpi che abbiano una temperature superiore al zero assoluto (-273.15 °C) emettono radiazione elettromagnetica in dipendenza dalla propria temperatura; dalla misura della radiazione emessa da un corpo può quindi essere ricavata la sua temperatura senza alcun contatto.
La termografia (come dice il nome) sfrutta la capacità di alcuni dispositivi di rivelare l’intensità della radiazione nella zona termica dello spettro elettromagnetico, cioè una regione dell'infrarosso. In particolare, la lunghezza d’onda corrispondente alla temperatura di oggetti a temperatura ambiente corrisponde a circa 10 micron. Nell’approssimazione che un corpo reale sia un perfetto corpo nero, cioè un perfetto emettitore di radiazione, è quindi possibile dedurre la sua temperatura dalla misura della radiazione emessa.




Fondamentalmente, la termocamera rileva la radiazione elettromagnetica emessa da ogni punto dell’oggetto e la rappresenta in un'immagine in livelli di grigio, visualizzabile a monitor. La termografia infrarossa è quindi una tecnica di misura non invasiva per immagini della temperatura superficiale dei corpi.
La termovisione quale mezzo di diagnosi non distruttiva presenta un vasto campo di applicazioni come il rilevamento dell'umidità, l'identificazione di perdite di calore, l’identificazione di elementi architettonici nascosti, l'individuazione di distacchi negli intonaci, la caratterizzazione materiale dell’edificio.
Le discontinuità termiche causate dalla presenza di difetti o danneggiamenti, che si originano su una superficie muraria in seguito a riscaldamento, sono chiaramente evidenziabili nelle immagini termiche mediante l'impiego di termocamere ad alta risoluzione termica (0.05/0.01°C) e di opportune tecniche di imaging.



Campi di Applicazione

EDILIZIA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA


Ideale per determinare dispersioni di calore all'esterno di un edificio e per l'individuazioni delle sorgenti di dispersioni quali finestre, porte, errate coibentazioni etc.
Conoscere la struttura e la tessitura muraria prima di intervenire in maniera invasiva permette di risparmiare una notevole quantità di tempo e denaro nel campo delle ristrutturazioni.
• Certificazione Energetica
• Verifica dello stato della struttura, della trama muraria, del potere coibentante.
• Verifica dello stato degli intonaci e della loro adesione alla struttura portante.
• Individuazione precisa di perdite d’acqua anche se internamente a strutture murarie.
• Individuazione infiltrazioni ancora non visibili ad occhio nudo, fornendo dati sulla provenienza e sulla propagazione dell’infiltrazione.
• Individuazione di aree cariche di umidità all’interno dell’isolamento di un tetto o di qualunque altra copertura.





MANUTENZIONE PREDITTIVA MACCHINARI INDUSTRIALI

In ambito industriale, la termografia si rivela incredibilmente comoda per la prevenzione di fastidiosi e costosissimi fermi macchina dei macchinari di produzione. Confrontando tra loro diversi punti o i valori rilevati con quelli forniti dalla casa costruttrice è possibile stabilire la presenza di errate temperature di esercizio.
Mediante l’uso di una termocamera è possibile:
• Identificare il problema prima che si verifichi un guasto consentendo di risparmiare tempo e denaro
• Fornire un' immagine completa dello stato dell’oggetto ripreso
• Eseguire operazioni d'ispezione con l'impianto sotto carico
• Individuare i delta termici all’interno dell’oggetto ripreso
• Memorizzare i dati
• Informare con precisione sulle regolazioni da effettuare


R/D CONTROLLO QUALITA’ E PROCESSO


La Termografia permette di stabilire la correttezza degli standard costruttivi o la conformità a specifiche .
L'utilizzo di opportuni programmi di elaborazione termografica, permettono di studiare apposite soluzioni per ogni Azienda; consentendo di individuare tempestivamente le anomalie incipienti, pianificare le azioni correttive ed attuare un piano di miglioramento continuo delle "performance" funzionali.
--- Sviluppo e studio di prototipi
--- Ricerca di base o ricerca applicata
--- Analisi comportamentale di apparati, materiali o componenti soggetti a qualsiasi tipo di sollecitazione termica



ELETTRICO ed ELETTRONICA


In ambito elettronico, una ripresa termografica, permette di individuare eventuali punti caldi di un circuito elettrico stampato; punti nei quali conosciuta la normale temperatura di esercizio è possibile intervenire con l'obiettivo di prevenire rotture o fusioni.
I tipici componenti da sottoporre ad un controllo ad infrarossi sono linee elettriche aeree, sottostazioni,trasformatori, tiristori, dispositivi di apertura dei circuiti, interruttori, fusibili, disgiuntori, motori e unità di controllo motori.
Al fine di ottenere da un’ispezione termografica i risultati più soddisfacenti è di solito consigliabile analizzare i sistemi elettrici quando il carico supera il 40 % e dopo che l’impianto è stato sotto carico per almeno un’ora.


RESTAURO E DIAGNOSTICA

Nel campo dei beni culturali, la termografia permette: il rilevamento dell'umidità nelle murature, l'individuazione di distacchi su affreschi,mosaici ed intonaci, lo studio composizionale di murature antiche e moderne, nonché il rilievo delle superfici maggiormente a rischio per fattori microclimatici.


AMBIENTE

Il monitoraggio degli abusi ambientali, realizzati da persone senza scrupoli, porta le varie strutture competenti a livello provinciale e comunale, ad avvalersi di servizi tecnologici idonei ad individuare gli abusi. Questo campo di applicazione è relativamente nuovo per la termografia ad infrarossi. Tramite un sistema basato sul rilevamento delle immagini termiche, è possibile individuare zone di calore differenziati. Forti delta termici presenti in zone adiacenti posso determinare aree con presenza di inquinamento. Generalmente i monitoraggi aerei per coprire vaste zone vengono eseguiti in orari notturni e diurni.





Termografia e le sue applicazioni: le termocamere

Con il termine termografia si intende la visualizzazione bidimensionale (fotografia in scala di grigi o falsi colori) del calore emanato da qualsiasi oggetto che si trova ad una temperatura superiore ai –273,16°C (zero assoluto).
L'energia termica, o infrarossa, consiste in luce la cui lunghezza d'onda risulta troppo grande per essere individuata dall'occhio umano; si tratta della porzione dello spettro elettromagnetico che viene percepita come calore. A differenza della luce visibile, nel mondo dei raggi infrarossi tutti gli elementi, come detto, con una temperatura al di sopra dello zero assoluto emettono calore. Anche oggetti che hanno una temperatura molto bassa emettono infrarossi.
Più è alta la temperatura dell'oggetto, più quest'ultimo irradierà raggi infrarossi. 
I raggi infrarossi permettono di vedere ciò che il nostro occhio non è in grado di vedere.
Le termocamere producono immagini di infrarossi invisibili, o radiazioni di calore, e rappresentano un preciso strumento di misurazione non a contatto delle temperature. Partendo dalla considerazione che quasi tutte le apparecchiature, prima di danneggiarsi, si surriscaldano, le termocamere rappresentano uno strumento efficace ed economico di diagnostica, in diversi campi di applicazioni. In tale contesto, con la necessità di implementare sistemi di miglioramento del processo produttivo, della gestione del consumo energetico, della qualità dei prodotti e della sicurezza sul luogo di lavoro, vengono concepite e sviluppate continuamente nuove applicazioni.


Le termocamere

Una telecamera termografica a infrarossi (o termocamera) è uno strumento che rileva a distanza l'energia infrarossa (o termica) e la converte in un segnale elettronico, che viene in seguito elaborato al fine di produrre immagini video e realizzare calcoli della temperatura. Il calore rilevato da una termocamera può essere quantificato con estrema precisione, permettendo all'utente di monitorare la performance termica e, allo stesso tempo, di identificare e valutare l'entità di problemi di natura termica. Le ultime innovazioni del settore, in particolare la tecnologia dei sensori, l'introduzione di immagini visive integrate, le nuove funzionalità automatiche e lo sviluppo di software, permettono di offrire soluzioni di analisi termiche sempre più efficienti ed economiche.

Perché misurare la temperatura?

Individuare un ipotetico problema con una telecamera ad infrarossi a volte non è sufficiente. Infatti, un'immagine fornita da una telecamera ad infrarossi senza funzioni di misura di temperatura (come i puri visori ad infrarossi) dice veramente poco sulle condizioni di un collegamento elettrico o sull'usura di una parte meccanica. Molte applicazioni elettriche funzionano ad una temperatura sensibilmente superiore rispetto alla temperatura ambiente. Un'immagine ad infrarossi senza un'accurata misura potrebbe essere fuorviante in quanto potrebbe segnalare visivamente un problema che in realtà non esiste.
Le telecamere ad infrarossi che integrano le funzioni di misura della temperatura consentono ai professionisti della manutenzione predittiva di effettuare valutazioni ponderate sulle condizioni operative delle applicazioni elettriche e meccaniche. Le misure di temperatura potranno essere simultaneamente confrontate con le temperature di funzionamento storiche o con letture ad infrarossi di analoghe attrezzature, allo scopo di stabilire se un aumento significativo di temperatura possa compromettere l'affidabilità dei componenti o la sicurezza dell'impianto.



Principali parametri che influenzano i risultati

La fotocamera termografica misura e visualizza le radiazioni infrarosse emesse dagli oggetti. Per il fatto che la radiazione è una funzione della temperatura superficiale degli oggetti, è possibile per la fotocamera calcolare e visualizzare questa temperatura.
Tuttavia, la radiazione rilevata dalla telecamera non è unicamente dipendente dalla temperatura degli oggetti, ma è anche determinata dall'emissività. Inoltre, anche la radiazione originata dall'ambiente circostante viene riflessa sull'oggetto. La radiazione derivante dall'oggetto e la radiazione riflessa sono influenzate dall'assorbimento da parte dell'atmosfera. Per misurare accuratamente la temperatura è quindi necessario compensare gli effetti di un certo numero di sorgenti di radiazioni.
Nella misura della temperatura assoluta sono da considerare molteplici parametri quali: riflessioni delle superfici, angolo di misura, umidità, temperatura ambiente e emissività della superficie misurata. Alcuni di essi possono influenzare in modo importante i risultati.



Di seguito riportiamo i parametri principali che devono essere forniti alla camera:


Emissività
- Il parametro più importante dell'oggetto in analisi da impostare correttamente è l'emissività che rappresenta la misura di quanta radiazione è emessa dall'oggetto comparata a quella che emetterebbe se fosse un corpo nero perfetto.
Normalmente gli oggetti presentano emissività che vanno approssimativamente da 0.1 a 0.95. L'emissività di una superficie molto lucida (specchio) scende sotto 0.1, mentre una superficie ossidata o pitturata ha un'emissività molto maggiore. Vernici a olio, senza colore nello spettro visibile, hanno un'emissività sopra 0.9 nell'infrarosso. I metalli non ossidati rappresentano un caso estremo di opacità quasi perfetta e di elevata riflettività speculare, la quale non varia significativamente con la lunghezza d'onda. Di conseguenza, l'emissività dei metalli risulta bassa ed aumenta unicamente con la temperatura.

Temperatura Ambiente - Questo parametro viene utilizzato per compensare la radiazione riflessa sull'oggetto e la radiazione emessa dall'atmosfera tra la fotocamera e l'oggetto.
Se l'emissività è bassa, la distanza elevata e la temperatura dell'oggetto relativamente prossima a quella dell'ambiente circostante, sarà importante effettuare una corretta regolazione e compensazione per la temperatura dell'ambiente circostante.

Distanza ed umidità relativa- La distanza corrisponde a quella tra la superficie dell'oggetto e la lente frontale della termocamera. Questo parametro viene utilizzato per correggere l'assorbimento della radiazione tra l'oggetto e la termocamera e la riduzione di trasmissività causata dalla distanza.
La termocamera è anche in grado di compensare l'influsso dell'umidità dell'aria sulla trasmissività. Per fare questo è necessario regolare l'umidità relativa sul giusto valore. Per distanze brevi e umidità normale, l'umidità relativa può in genere essere regolata su un valore indicativo pari a 50%.




Cos'è la termografia a infrarossi?

La termografia è una tecnica di acquisizione immagini nel campo dell' infrarosso
Con il termine termografia si intende la visualizzazione grafica bidimensionale della misura di irraggiamento. Attraverso l’utilizzo di una termocamera ad infrarosso  si eseguono controlli non distruttivi e non invasivi. Le termocamere rilevano
le radiazioni nel campo dell' infrarosso  e compiono misure correlate con l'emissione di queste radiazioni. La termocamera ad infrarosso è in grado di rilevare le temperature dei corpi analizzati attraverso la misurazione dell ’ intensità di radiazione infrarossa emessa dal corpo in esame. Tutti gli oggetti ad una  temperatura  superiore allo  zero assoluto cioè -273 °C emettono radiazioni nel campo dell'infrarosso. Questa relazione è quantificabile e resa visibile grazie alla termocamera ad infrarosso. La termografia permette di visualizzare valori assoluti e variazioni di temperatura degli oggetti, indipendentemente dalla loro illuminazione nel campo del visibile. La quantità di radiazioni emessa aumenta proporzionalmente alla quarta potenza della temperatura assoluta di un oggetto. La termografia permette l ’individuazione di anomalie nell'emissione dell'energia e quindi, a parità di emissività  di anomalie termiche da parte dei corpi presi in esame. La Termografia riveste un ruolo essenziale nelle indagini non distruttive che sono disciplinate dalle norme UNI EN 473 . L'indagine termografica  trova oggi applicazione in numerosi settori: industriale chimico, artistico, aeronautico, automobilistico, ambientale, risparmio energetico, ristrutturazioni
edili, ispezioni edili, ricerca guasti e perdite. Il principio si basa sulla misura delle anomalie di distribuzione delle temperature superficiali dell'oggetto in esame, quando viene sollecitato termicamente.La Termografia infrarossa è largamente usata in edilizia e nel settore industriale dove trova particolari impieghi nel settore di ricerca e sviluppo come metodo di diagnostica non distruttivo.  



Termografia edile:

--- Valutazione qualitativa fabbricati.
--- Audit termografici delle prestazioni termiche degli edifici
--- Controllo Pannelli solari fotovoltaici
--- Quantificazione interventi di ristrutturazione.
--- Supporto per certificazione energetica.
--- Indagini per ricerca perdite impianti di riscaldamento,
--- Termografia per ricerca infiltrazioni d' acqua, muffe.
--- Individuazione ponti termici, dispersioni termiche.
--- Termografia per valutazione risanamento umidità
--- Perizie termografiche per interventi di restauro di beni pubblici ed edifici storici.
--- Ricerca guasti.
--- Quantificazione guasti.
--- Controllo impianti fotovoltaici e solari termici.
--- Prove termografiche per risoluzione controversie.



Termografia industriale:

--- Ricerca guasti.
--- Controllo impianti fotovoltaici
--- Manutenzione preventiva impianti.
--- Manutenzione preventiva macchinari.
--- Manutenzione predittiva
--- Quantificazione danni. 
---Ottimizzazione processi produttivi. 
--- Ricerca ed ottimizzazione interventi di manutenzione.
--- Termografia impianti
--- Analisi termografica
--- Audit termografici su applicazioni industriali



Termografia ambientale:


--- Controllo acque superficiali ove sia richiesta una verifica delle temperature.
--- Supporto alla sicurezza sull' ambiente di lavoro mediante il controllo microclimatico ed individuazioni fattori alteranti.
--- Verifiche qualitative degli isolanti.
--- Termografia discariche

FAQ


La Termografia danneggia le superfici ispezionate?
No la termografia è un analisi priva di qualsiasi contatto, si limita a fotografare l’energia infrarossa emessa normalmente da qualsiasi corpo.  

La Termografia vede attraverso muri o metalli?
No la termografia è un indagine superficiale ma grazie alla sensibilità termica della termocamera è possibile carpire ogni minima variazione termica che si trasmetta fino in superficie.

La Termografia serve per la certificazione energetica?
Si la termografia è utilizzata come strumento per la certificazione energetica in abbinamento al termo flussimetro e al blower-door test.

Perché dovrei eseguire una termografia alla mia abitazione?
Oggi tutti parlano di risparmio energetico, di nuove fonti di energia alternativa e di apparecchiature che consumano sempre meno, ma pochi si occupano di intervenire per ridurre lo spreco che avviene costantemente attraverso i muri e gli elementi costruttivi delle abitazioni. Paradossalmente ci si troverà ad avere una casa molto meno efficiente rispetto a ciò che si utilizza per scaldarla o rinfrescarla. Mediante una termografia possiamo acquisire gli elementi necessari al fine di rendere più efficiente l’involucro edilizio.

Che tipo di problemi può individuare in un’abitazione una termocamera?
Se applicata all’edilizia mediante un’ispezione termografica possiamo individuare tutti gli elementi che rendono una casa poco efficiente, pertanto individueremo, ponti termici, infiltrazioni di aria fredda, cattivo isolamento, infissi non isolanti o non correttamente installati, inefficienza dei termosifoni. Sarà inoltre possibile individuare con precisione muffe, perdite di acqua calda, impianti di riscaldamento a pavimento con perdite o non funzionanti, risalite di umidità, quantificare i danni di infiltrazioni d’acqua ed avere una diagnosi qualitativa dell’ambiente.






Certificazione energetica Dlgs. 192


Termografia e Certificazione Energetica


Il Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, prevede l ’ attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia .integrato successivamente con il decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, recante l ’ attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico in edilizia, stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l ’ integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tecnologico. Il decreto impone inoltre che gli edifici al termine della costruzione siano dotati di attestato di certificazione energetica. In questo ambito la termografia è uno strumento di valido supporto al certificatore energetico e alle figure professionali che operano in questo ambito. Grazie alle sue proprietà come strumento di indagine non invasiva, la termografia di un edificio riesce ad individuare immediatamente tutti i possibili ponti termici, può calcolare le temperature medie di una determinata area ispezionata e stabilire con successo le zone più opportune per la determinazione dei valori di U mediante il termo flussimetro
garantendo quindi la realizzazione di un certificato energetico basato su un sistema di misura preciso ed affidabile. Sono inoltre rilevabili in fase di ispezione i possibili difetti di costruzione e l’errata posa dei materiali isolanti. L’ispezione termografica garantisce eticamente il rispetto delle normative di certificazione energetica.



CERTIFICAZIONE ENERGETICA Dlgs 192

Il 23 settembre 2005 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Decreto Legislativo 192, entrato poi in vigore il 1° Gennaio 2006.
Il Decreto Legge è diretta conseguenza dell’impegno che la comunità Internazionale si è assunta con il protocollo di Kyoto, rispondendo alla necessità di una maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente nell’edilizia, essendo il settore responsabile di un consumo pari al 40% delle risorse energetiche.
Uno degli elementi più innovativi è l’introduzione dell’obbligo di certificazione energetica, senza il quale la compravendita sarà nulla. Scatterà a partire dal 1 luglio 2007 prossimo per gli edifici superiori a 1000mq nel caso di compravendita dell’intero immobile e dal primo luglio 2008 per tutti gli edifici, ma sempre solo in caso di vendita dell’intero immobile. Dal primo luglio 2009 l’obbligo scatterà anche per gli appartamenti individuali.
Dal 1 gennaio 2007 la certificazione diverrà poi una condizione indispensabile per ottenere le agevolazioni fiscali per ristrutturare gli edifici in funzione di una maggiore efficienza energetica.
Con il Dlgs 192 vengono anche anticipati al gennaio 2008 i livelli di isolamento termico previsti per il primo gennaio 2009 e viene introdotto un livello di isolamento più incisivo dal primo gennaio 2010, il quale entro 3 anni riuscirà a ridurre i fabbisogni termici dei nuovi edifici del 40% rispetto ai valori obbligatori fino al 2005.
L’effettiva entrata in vigore del Dlgs 192 sarà una mezza rivoluzione che ci consentirà di usare l’energia in maniera più intelligente. E di avere una bolletta energetica meno pesante.